Comunicato Stampa

COVID: CONFSAL, BENE OTTICA PRUDENZA, CHIARIRE MODALITA’ ATTUAZIONE ‘SORVEGLIANZA ECCEZIONALE’

1 Mins read

Roma, 1 luglio 2022 – “La Confsal ha sottoscritto il Protocollo di Sicurezza anticontagio da Covid-19 nei luoghi di lavoro non sanitari, accogliendo con favore l’ottica di prudenza che, in considerazione dell’attuale andamento della curva epidemiologica. All’incontro la Confsal ha fattivamente partecipato con le sue proposte, unitamente alle altri parti sociali, al tavolo col Ministero del Lavoro, col Ministero della Salute, col Mise e l’Inail, dando un contributo critico e propositivo”. Ad affermarlo in una nota è il segretario generale Angelo Raffaele Margiotta.

Per la Confsal, rileva, “nei punti in cui viene chiamata in causa l’Autorità Sanitaria bisogna esplicitare quale poiché c’è confusione nel territorio: ci sono lavoratori fuori sede, pendolari o, comunque, privi del medico di medicina generale; contattare l’Asl o chi altro? È stato un fallimento contattare l’Asl nei periodi più acuti di diffusione virale. Quando si parla di adeguata distanza bisogna precisarla: la distanza è variata nel tempo e tuttora rimane indicata con un valore diverso in base alle circostanze e i luoghi”.

Nella gestione di entrata ed uscita dei dipendenti, sottolinea, “non appare corretto parlare di porta di entrata e porta di uscita, non sempre tra l’altro presenti, ma di ‘flussi di entrata ed uscita, differenziati e separati, ove possibile’. Quando si parla di sorveglianza sanitaria bisogna specificare se si intenda quella ‘eccezionale’, come intuibile, per non generare confusione e bisogna stabilire quali documenti/documentazione/forma documentale deve produrre il medico competente tenuto conto, altresì, che già con decreto interministeriale del 4 febbraio u.s. i fragili venivano certificati dal medico di medicina generale e non più dal medico competente, che così si è potuto limitare a verificare solo la bontà degli stessi e darne comunicazione interna”.

D’altra parte, aggiunge, “deve essere chiarito che gli accertamenti sanitari indispensabili per rilevare gli stati di fragilità-Covid-19 non sono e non possono essere a carico del datore di lavoro. Ciò premesso – prosegue la nota della Confsal- bisogna, comunque, chiarire le modalità di attuazione della ‘sorveglianza sanitaria eccezionale’ da parte del medico competente che ovviamente, eccezion fatta per l’anamnesi e l’esame obiettivo durante la visita medica, non ha a disposizione dispositivi medici di diagnostica strumentale di cui, invece, è dotato il Ssn per cui il medico competente può ovviamente solo valutare l’eventuale documentazione sanitaria, eventualmente fornita dal lavoratore”.

(Sec/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 01-LUG-22 19:24 NNNN

Related posts
Comunicato Stampa

Margiotta (Confsal), uno sciopero che indebolisce il sindacato e i lavoratori

1 Mins read
“Come previsto, i lavoratori stanno ignorando questo sciopero di natura politica. Nel pubblico impiego, dove i dati sono certi, le comunicazioni delle…
Comunicato StampaEventiLavoro e SicurezzaSicurezza sul lavoro

Lavoro: Margiotta (Confsal), l'uomo non deve subire l'evoluzione tecnologica

1 Mins read
“La digitalizzazione comporta delle opportunità per poter lavorare meglio e per poter assistere il lavoratore, però queste nuove tecnologie possono portare anche…
Comunicato StampaImpiego pubblico

Pa: Confsal e Unsa, CCNL 2022-2024 primo step di una nuova stagione contrattuale

2 Mins read
“Un grande risultato la firma all’Aran del Ccnl Funzioni Centrali 2022-2024. Come da noi fortemente voluto, con la nostra firma portiamo ai…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *