“La CONFSAL esprime il proprio compiacimento per l’approvazione del disegno di legge che introduce nuove misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione. Più in particolare guardiamo con favore al cosiddetto Daspo per i corrotti, ovvero all’introduzione del divieto, per i condannati per reati di corruzione, di contrattare con la pubblica amministrazione da un minimo di 5 anni fino a una interdizione a vita, non revocabile per almeno 12 anni neppure in caso di riabilitazione”. Lo ha dichiarato Angelo Raffaele Margiotta, Segretario Generale della CONFSAL, a commento dell’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del ddl che introduce nuove misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione.
“La corruzione nella Pubblica Amministrazione va combattuta con determinazione e con strumenti giuridici appropriati per fare in modo che le colpe di pochi non infanghino il lavoro e l’onestà della maggior parte dei lavoratori del settore pubblico. Per questo la CONFSAL è favorevole all’innalzamento delle pene per i reati di corruzione previsto dal nuovo ddl”, ha proseguito Margiotta.
“Riteniamo anche che la trasparenza sia un’arma efficace per prevenire casi di corruzione. Per questo apprezziamo la seconda parte del nuovo ddl che prevede nuove norme in materia di trasparenza e controllo dei partiti e movimenti politici, volte a rendere sempre tracciabile la provenienza di tutti i finanziamenti. Riteniamo infatti che i cittadini abbiamo il diritto di sapere sempre e comunque”, ha concluso Margiotta.
Roma, 7 settembre 2018