Roma, 21 ottobre 2025 – Hanno preso il via oggi a Montecitorio le tre giornate della seconda edizione degli “Stati Generali sulla Salute e la Sicurezza sul Lavoro”, promosse dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro della Camera dei deputati.
Nel corso della tavola rotonda di apertura, dedicata ad “Analisi e proposte delle parti sociali”, il Segretario Generale della Confsal, Angelo Raffaele Margiotta, ha rivolto ai familiari delle vittime sul lavoro presenti in Aula non solo parole di circostanza ma parole forti e chiare di assunzioni di responsabilità:
“Noi, rappresentanti del mondo del lavoro — sindacato e imprese — dobbiamo delle scuse a chi oggi ha perso un familiare sul lavoro. Perché quelle persone erano rappresentate da noi. E dobbiamo avere il coraggio di chiederci che cosa abbiamo fatto — o non fatto — affinché i loro progetti di vita non si trasformassero in progetti di morte”.
Margiotta ha denunciato con forza il dato drammatico delle oltre 1.000 morti sul lavoro ogni anno, un numero che “resiste agli anni, ai governi e alle stagioni politiche”. Non basta, ha detto, “ripetere buone intenzioni ad ogni occasione pubblica”: “Dobbiamo interrogarci su cosa possiamo fare e soprattutto su cosa stiamo già facendo per fermare questa strage silenziosa. Come sindacato, abbiamo il dovere di proporre soluzioni concrete e strutturali”.
Tra le prime iniziative assunte dalla Confsal, Margiotta ha ricordato la costituzione di un Osservatorio sulla Sicurezza sul Lavoro, con l’obiettivo di studiare le cause profonde e le dinamiche ricorrenti degli incidenti e costruire basi solide per politiche di prevenzione realmente efficaci.
Il Segretario Generale ha poi illustrato una serie di proposte operative, tra le quali:
● Istituzione di un Polo Unico per la Salute e Sicurezza sul Lavoro, affidando all’INAIL il ruolo di coordinatore nazionale e regionale per vigilanza, consulenza e formazione.
“Serve superare l’attuale frammentarietà — ha spiegato Margiotta — che oggi genera sovrapposizioni, inefficienze e riduce l’efficacia delle misure di prevenzione. Un unico soggetto di riferimento garantirebbe uniformità, trasparenza e maggiore tutela per i lavoratori”.
● Piano straordinario per il reclutamento di almeno 10.000 tecnici specializzati in sicurezza sul lavoro, per riequilibrare in modo strutturale il rapporto tra numero di aziende e personale consulenziale e ispettivo.
“Con le forze attuali è impossibile assicurare un presidio capillare ed efficace dei luoghi di lavoro”, ha evidenziato Margiotta.
Margiotta ha infine sottolineato la responsabilità attiva del sindacato, non solo come voce di denuncia ma come soggetto propositivo e negoziale.
“La sicurezza non si garantisce solo per legge, ma anche con la buona contrattazione. La Confsal è l’unica organizzazione ad aver dato piena attuazione al D.Lgs. 81/2008 attraverso diverse misure, oggi presenti solo nei ccnl Confsal come il riconoscimento di un emolumento specifico e una copertura assicurativa al ruolo del preposto. Un segnale concreto per valorizzare chi ogni giorno vigila sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Con queste parole, il Segretario Generale ha ribadito l’impegno della Confsal a trasformare la sicurezza sul lavoro da tema di emergenza cronica a priorità nazionale strutturata, chiamando a una responsabilità condivisa istituzioni, imprese e parti sociali.
I lavori degli Stati Generali sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro proseguiranno per altri due giorni e vedranno una presenza attiva della Confsal all’interno dei diversi gruppi di lavoro tematici.
La Confederazione porterà il proprio contributo tecnico e sindacale per costruire soluzioni condivise e realmente efficaci su una tematica che rappresenta una priorità assoluta per il mondo del lavoro.







Complimenti Segretario. Un intervento a tutto campo che va condiviso