
“Nella manovra chiediamo interventi per rafforzare la sicurezza sul lavoro, tutelare i salari poveri con un Patto salariale che preservi il valore del lavoro. Misure straordinarie contro gli infortuni sul lavoro, liquidazione tempestiva della buonuscita (Tfr) ai dipendenti pubblici, riduzione del cuneo fiscale e detassazione integrale dei salari fino a 9 euro, ma soprattutto la definizione di un Patto Salariale tra le Parti Sociali che garantisca standard condivisi delle retribuzioni minime e delle retribuzioni medie per ciascun settore”. Sono alcune delle proposte avanzate da Angelo Raffaele Margiotta, Segretario Generale Confsal, nel corso dell’incontro sulla manovra economica che si è tenuto oggi a Palazzo Chigi, alla presenza delle delegazioni sindacali e dei rappresentanti del Governo.
Tra le altre proposte avanzate il Segretario Confsal sottolinea “l’importanza di rafforzare la sicurezza sul lavoro, prevedendo: incremento organico e il sostegno economico per i tecnici impegnati nella vigilanza con risorse extracontrattuali; l’incentivazione alla diffusione e adozione dei Sistemi di Gestione e Sicurezza, emolumento e valorizzazione del preposto e copertura Inail per i medici convenzionati”. Diversi i temi portati all’attenzione del Governo, a partire dalla questione salariale che secondo il Segretario della Confsal, deve essere vista da due aspetti: i salari vicini alla soglia di povertà e il salario mediano, ancora troppo basso rispetto alle medie europee.
“Per le fasce medie – afferma Margiotta – Confsal propone un intervento di riduzione del cuneo fiscale per i redditi da 20.000 a 60.000 , mentre per le fasce basse una detassazione integrale dei salari non superiori ai 9 euro con un incremento delle detrazione per lavoro dipendente che consenta di azzerare l’imposta sui redditi imponibili fino a 20.000 euro, con una riduzione dell’1% anche per redditi fino a 28.000 euro- perché – aggiunge Margiotta- non è accettabile che chi guadagna 7, 8, 9 euro l’ora debba anche versare l’Irpef”. Per entrambe le questioni, il Segretario generale Confsal ritiene necessario chiamare in gioco tutte le Parti Sociali: “Serve un Patto Salariale, un fronte coeso tra rappresentanti dei lavoratori, per avanzare una proposta condivisa rivolta alle grandi associazioni datoriali e alle amministrazioni pubbliche, un accordo con cui affermare la difesa del valore del lavoro, pubblico e privato, da raggiungere anche gradualmente nel tempo, al fine di recuperare il potere d’acquisto e preservarlo nel futuro”.
Sul fronte dei dipendenti pubblici che vanno in pensione, invece, sottolinea la Confsal, “la richiesta è di provvedere in tempi immediati alla liquidazione del Tfr, attraverso un intervento straordinario della Cassa Depositi e Prestiti che consenta di smaltire le erogazioni relative agli anni precedenti. Attenzione riservata anche alla previdenza complementare, con la proposta di aumentare il limite di deducibilità fiscale dei versamenti da 5.000 a 10.000 euro. Confsal sollecita un maggiore sostegno ai nuclei familiari con disabili e lavoratori con funzione di caregiver familiare”.
Infine, sul tema della spesa per la difesa, il Segretario Margiotta sottolinea: “Lavoriamo per una pace giusta innanzitutto per promuovere il valore della convivenza pacifica tra i popoli ma anche per liberare risorse per lo sviluppo che oggi invece sono destinate agli armamenti”.
(Redazione/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 – 10-Oct-2025 22:45







Ottimo intervento del nostro Segretario Generale, sempre propositivo e mirato nelle trattative senza fronzoli.