Confsal e CESI: Il nostro impegno per un’Europa più equa e inclusiva che non lasci indietro nessuno.
Roma, 17 dicembre 2021
La crisi pandemica ha causato profonde e vaste ricadute sociali ed economiche che richiedono il rafforzamento dei sistemi sociali europei e la costruzione di società più resilienti ed eque. Abbiamo di fronte una sfida senza precedenti e strumenti importanti per affrontarla come l’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali (EPSR) per tutelare i più vulnerabili e garantire una ripresa equa e sostenibile. Ma è pronto il settore europeo dei servizi pubblici a realizzare le ambizioni del pilastro europeo dei diritti?
Se ne discusso a “Un piano di parità per il futuro”, il convegno organizzato oggi a Roma da Confsal e CESI.
La responsabile nazionale Pari Opportunità Fismic-Confsal Ida Bianco e la consigliere CESI giovani per la Confsal Sara Rinaudo, hanno presentato il primo panel “Protezione sociale e pari opportunità”, che ha visto gli interventi di Cesare Damiano, consigliere di amministrazione INAIL; Klaus Heeger, segretario generale CESI; Michele Gubitosa, vicepresidente M5S ed Elvira Serafini, segretario generale Snals-Confsal. Al panel “Competenze e innovazione” dopo i saluti del ministro del Lavoro Andrea Orlando sono intervenuti Brando Benifei, Europarlamentare Pd; Massimo Battaglia vicesegretario generale vicario Confsal; Katia Berti, Head of Unit-Employment and social aspects of the European semester in commissione europea; e Gianni Recchia, segretario nazional Fials-Confsal.
“La Confsal rimarca da sempre nei tavoli di confronto che le riforme per l’ammodernamento della Pubblica amministrazione riusciranno solo nella misura in cui ci sarà il pieno coinvolgimento di coloro che la vivono. Come già è messo in evidenza nel progetto Pulser, promosso da Cesi e Confsal, la strategicità della pubblica amministrazione e delle professionalità al suo interno sono fondamentali”, ha dichiarato il segretario generale Confsal Angelo Raffaele Margiotta.
In questa fase è strategico il ruolo del sindacato per vigilare che non ci siano ostacoli o ritardi verso il traguardo della totale inclusività e parità di genere, costruendo una rete salda di servizi e di conciliazione tra attività professionale e familiare.
“E’ necessario, quindi, “agire con interventi mirati e rapidi per proteggere chi ha più bisogno”, come ha evidenziato il segretario generale della Confederazione europea sindacati indipendenti (CESI) Klaus Heeger, “per colmare la profonda disparità economica tra i vari paesi degli stati membri”.
Nella transizione ecologica, così come in quella digitale, si aggiungono contenuti e conoscenze a mestieri già esistenti e se ne creano di ulteriori. Va quindi ridisegnata l’intera filiera delle competenze per la piena valorizzazione del capitale umano. “E’ importante favorire la formazione di qualità per avvantaggiare i processi di reskilling e upskilling, per non rimanere indietro rispetto ai mercati europei”, ha concluso Roberto Di Maulo, vice presidente CESI.