Riforma dei contratti collettivi, formazione professionalizzante, salario minimo garantito e aumento del potere d’acquisto dei lavoratori. Sono queste le proposte, per sviluppare appieno le potenzialità delle aziende e dei loro collaboratori, presentate a Roma lo scorso 11 maggio durante il forum Contrattazione e lavoro: la libertà associativa e sindacale nel XXI secolo, organizzato dall’associazione datoriale Conflavoro PMI, presieduta da Roberto Capobianco.
«L’alto costo del lavoro – ha sottolineato nel suo intervento il segretario generale Confsal Angelo Raffaele Margiotta – rappresenta uno dei principali impedimenti alla crescita economica del Paese assieme allo scarso sviluppo del Mezzoggiorno. Se a questi due fattori aggiungiamo le morti bianche e il lavoro nero, emerge un quadro di criticità sistemiche non congiunturali. In questo panorama tutt’altro che roseo per il sindacato si profilano all’orizzonte nuove e più ardue sfide. Bisogna rispondere alle richieste dei lavoratori, degli imprenditori e alle esigenze di crescita del sistema Paese con un fronte comune unitario e plurale in grado di orientare gli attori decisionali. È necessario chiedere, come ha già fatto la Confsal con le sue proposte, l’attuazione di politiche di crescita strutturale e sistemica».
All’evento hanno partecipato come relatori il professor Tiziano Treu, presidente del Cnel, il professor Riccardo Del Punta dell’università di Firenze, l’avvocato Evangelista Basile dello Studio Ichino-Brugnatelli, il segretario generale della Fesica Confsal Bruno Mariani, il consulente del lavoro Luca Caratti, e Maurizio Centra direttore scientifico del Gruppo Area Lavoro dell’ordine dei commercialisti.
Tra gli ospiti, l’onorevole Alfonso Bonafede del Movimento 5 Stelle e la senatrice Annamaria Parente del PD.