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5 morti sul lavoro in un solo giorno ci dicono che l’emergenza è drammatica.

Il ministro del lavoro acceleri il confronto con le parti sociali

Angelo Raffaele Margiotta SG Confsal

COMUNICATO STAMPA

Ieri 25 maggio 2023 è stata una giornata particolarmente nefasta con ben cinque persone morte sul lavoro. Il più giovane, Abdul Ruman, di soli 25 anni era al primo giorno di lavoro mentre Daniele Salvini, di 33 anni, da poco era diventato padre. Un altro lavoratore è stato stritolato in un compattatore e gli altri due uomini sono morti per cadute dall’alto, questi avevano 60 e 62 anni.
È ora che ai numeri si sostituiscano i nomi, le età, le storie strazianti dei lutti per le loro famiglie per smuovere le coscienze e capire, finalmente, che questa è un’emergenza sociale che non può essere affrontata senza la consapevolezza della necessità di mettere in campo investimenti poderosi
” afferma Margiotta.

I 5 morti del 25 maggio 2023 rappresentano la necessità inderogabile che il Governo metta questa piaga al primo posto dell’agenda sul lavoro con la velocizzazione del confronto del Ministro del Lavoro Calderone con le parti sociali.

Non si può più aspettare e la Confsal ribadisce le proprie proposte di modifiche normative a corredo del “Decalogo della prevenzione partecipata”, che il 27 aprile u.s., in un evento presso la direzione generale dell’Inail, hanno ricevuto apprezzamento bipartisan da tutte le forze politiche. Proposte che possono essere inserite nella fase di conversione del Decreto Legge 46 del 4 maggio 2023 per rafforzare decisamente il Decreto Lavoro nelle norme dedicate alla salute e sicurezza”. Conclude Margiotta.

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