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Decreto del Fondo Nuove Competenze

Prima riunione tecnica tra le parti sociali, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e l’ANPAL

Ieri 26 maggio la Confsal ha partecipato alla prima riunione tecnica sul nuovo decreto del Fondo Nuove Competenze che si è tenuta tra le parti sociali, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e l’ANPAL. 

Apprezziamo il riconoscimento istituzionale dei fondi interprofessionali che garantiscono la qualità della formazione erogata e una gestione efficace, efficiente e regolare delle risorse versate dalle imprese e  riconosciute come pubbliche – dichiara a margine dell’incontro il Segretario Generale, Angelo Raffaele Margiotta.

La Confsal – rappresentata dal Vice Segretario Generale Lucia Massa – ha illustrato al tavolo tecnico le seguenti richieste e proposte:

La Confsal ha inoltre espresso al tavolo la sua contrarietà alla premialità di rimborso all’impresa del 100% della retribuzione del lavoratore impegnato in formazione, prevista nel caso sia in cui l’impresa sottoscriva un accordo per la rimodulazione strutturale dell’orario di lavoro a parità di salario sia di nuove modalità organizzative e di partecipazione dei lavoratori nell’azienda. Una tale previsione intende introdurre una novità importantissima nel mercato del lavoro in modo surrettizio perché senza confronto con le parti sociali.

La Confederazione ha infine auspicato che, in considerazione della crucialità della formazione all’interno dell’attuale e del futuro mercato del lavoro, come d’altronde ben evidenziato dal PNRR, i fondi interprofessionali siano riconosciuti come organismi intermedi nella gestione di risorse comunitarie dei PON/POR, in modo da supportare il sistema pubblico ministeriale e regionale nella gestione di risorse, garantendone una spesa efficace.

E, sempre nell’ottica di una progressiva integrazione e collaborazione con politiche nazionali e locali che garantisca una formazione di qualità, la Confsal ha chiesto che i fondi siano inseriti all’interno del sistema di certificazione delle competenze, così da mettere in trasparenza le competenze acquisite tramite i corsi erogati e incrementare ulteriormente il valore sul mercato della formazione. Una strada questa, tra l’altro, già seguita dai Fondi in cui la Confederazione è parte costituente.

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