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DL SOSTEGNI: IL GOVERNO DIMENTICA ANCORA I BRACCIANTI AGRICOLI

“Ancora una volta i braccianti agricoli vengono ignorati dal governo. Il Decreto Sostegni non prevede nulla di nuovo rispetto al precedente provvedimento. E non si può continuare a fare finta di nulla difronte alla crisi di un comparto primario qual è quello del cibo. I braccianti sono lavoratori al pari di ogni altro comparto lavorativo.”. È quanto dichiarano congiuntamente Confsal e Feder.agri.  

“È necessario che governo e regioni elaborino al più presto le ricadute economiche che ha subito e sta subendo il settore dell’agricoltura, monitorando la situazione in ogni singola regione, e trovino le risorse economiche necessarie a garantire dignità al mondo imprenditoriale agricolo”.

“Il comparto agricolo nel 2020 ha infatti subito effetti devastanti per effetto della pandemia, ma non solo. A questa si sono aggiunti – viene sottolineato da Confsal e Feder.agri – gravi problemi ambientali come la siccità, le alluvioni e le gelate che hanno distrutto i raccolti. Una situazione che ha determinato la riduzione pesante del numero di giornate lavorate dai braccianti agricoli e che, fin dai primi giorni del 2021, con il fenomeno delle calamità, continua a interessare l’intero comparto agricolo”.

 “Siamo fiduciosi  –  dichiarano Confsal e Feder.agri – che dopo i primi significativi sforzi in termini di risorse destinate alla cassa integrazione, alle nuove indennità a favore dei lavoratori stagionali non agricoli, ai precari dello sport e dello spettacolo, al rinnovo del reddito di emergenza e al rifinanziamento del reddito di cittadinanza, per gli enti locali e il trasporto pubblico, per la sanità e per i vaccini, il governo Draghi consideri anche il comparto agricolo, nel suo complesso, prioritario e al quale destinare risorse adeguate”.

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