Dopo la ratifica della Convenzione Ue sulla disabilità, occhi puntati sugli obiettivi concreti più importanti da raggiungere in Europa: ovvero, la piena disponibilità di beni e servizi e l’affermazione del principio dell’accessibilità universale per le persone con handicap. In particolare, già a partire dalle prossime elezioni per il Parlamento europeo. Nei giorni scorsi, la Vicepresidente della Commissione europea, Viviane Reding (anche Commissario alla Giustizia, ai diritti fondamentali e alla cittadinanza), ha ricordato all’Intergruppo sulla disabilità del Parlamento europeo la sua soddisfazione per la conclusione del processo di ratifica della Convenzione, avvenuto lo scorso 23 dicembre, e ha ricordato come questo passo avanti possa mutare in meglio la vita degli oltre 80 milioni di persone con disabilità in Europa. La Reding ha sottolineato il fatto che la Commissione europea dovrà d’ora in avanti agire nel rispetto e secondo le linee stabilite dalla Convenzione Onu e ha parlato della possibilità di avviare ora la ratifica del protocollo opzionale. Secondo la Vicepresidente della Commissione ci sono in particolare alcuni obiettivi prioritari da raggiungere, a iniziare dall’accesso a beni e servizi, che potrebbe essere inserito nell’European Accessibility Act, che si ipotizza di proporre nel corso del 2012. Da ricordare, inoltre, il capitolo dell’accessibilità universale - avanzato nella Disability Mobility Card, definita un esempio concreto per promuovere la mobilità delle persone disabili - e quello del lavoro, per il quale si ipotizza l’idea di un possibile Patto sulla disabilità da stipulare fra datori di lavoro e lavoratori. La Reding mette poi in evidenza la necessità di dati statistici per comparare la situazione delle persone con disabilità in tutta l’Unione ed esprime la necessità di fare in modo che le prossime elezioni per il Parlamento europeo siano totalmente accessibili. Nel corso di un incontro fra la Reding e il Presidente dell’European Disability Forum, Ioanis Vardakastanis, è stata anche ribadita l’importanza dell’azione dell’Edf e la necessità del giusto coordinamento fra le Istituzioni europee e questo movimento. Anche il Presidente dell’Intergruppo, Adam Kosa, ha sottolineato quanto sia essenziale che la Disability Strategy non rimanga una semplice dichiarazione di buone intenzioni, ma produca effetti concreti nella vita di tutti i disabili europei.